Con piacere, abbiamo ora tutte le risposte dei Candidati alla carica di Sindaco per il Comune di Campogalliano alle elezioni di domenica 26 maggio 2019. Per facilitare la lettura, le riportiamo ora qui in un nuovo post, che apriamo con la lettera a cui seguono le risposte in ordine alfabetico in base al cognome dei candidati.
La lettura è lunga, ma gli spunti sono tanti, preferiamo mettere tutto in un unico post perchè così l’argomento e le posizioni sono raccolte in un unico articolo “super partes”
Ringraziamo i candidati enea Costa, Paola Guerzoni, Paolo Lugli e Marco Rubbiani dell’attenzione e delle dettagliate risposte, pur in un periodo caratterizzato anche da nuovi eventi meteorologici estremi e da emergenze di Protezione Civile che hanno visto il nostro Comune fra i più colpiti.
Restiamo a disposizione, prima e dopo le elezioni, per costruire un dialogo e una collaborazione che contribuisca a incrementare la resilienza della nostra comunità.
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La lettera ai candidati Sindaco:
Il gruppo di transizione di Campogalliano (https://campogallianotransizione.wordpress.com/) rivolge ai Candidati Sindaco per le elezioni comunali del 26/05/2019 una lettera pubblica nella quale chiedere quali sono le Loro intenzioni in merito agli aspetti di nostro maggior interesse.
La transizione è un movimento socio-culturale che parte dai presupposti del picco del petrolio e del cambiamento climatico per rimodellare la società futura al fine di renderla più resiliente e sostenibile sotto tutti gli aspetti. Sono nostri distintivi il motto “lavora con e non contro” e l’approccio sistemico ai problemi. E’ con questi presupposti che vorremmo sapere le intenzioni ed i progetti che promuoverete qualora foste eletti Sindaco di Campogalliano.
Per iniziare vorremmo sapere quali sono le azioni per prevenire e contrastare gli effetti del picco del petrolio, con particolare attenzione alla mobilità, approvvigionamenti e autonomia alimentare. In quale anno si potrebbe ipotizzare una Campogalliano indipendente dai combustibili fossili?
Quindi come pensa di affrontare i cambiamenti climatici a livello locale, i cui effetti più lampanti sono le ondate di calore, i lunghi periodi di siccità e le intense precipitazioni, sia temporalesche che quelle che interessano pericolosamente il bacino Fiume Secchia?
Si impegnerebbe, come avvenuto in Scozia, Galles e da parte della Camera dei Comuni inglese, a presentare in Consiglio Comunale una mozione per dichiarare emergenza climatica?
Infine il comune di Campogalliano ha già aderito al Patto dei Sindaci e ha un PAES, ora è intenzionata/o a presentare come Comune di Campogalliano e/o come Unione Terre d’Argine il nuovo PAESC? Quali sono le azioni chiave che intenderebbe intraprendere in tale senso?
In quale anno ritiene verosimile che Campogalliano sarà un Paese carbon neutral?
Siamo a disposizione per un eventuale incontro su questi temi, La ringraziamo per l’attenzione che ci dedicherà e le anticipiamo che questa lettera e le risposte che ci perverranno verranno pubblicate sul nostro sito e sui social.
Cordiali saluti
Campogalliano in transizione
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Risposta di Enea Costa candidato sindaco per Uniti per Campogalliano
Buongiorno.
Volevo innanzitutto ringraziarvi per le domande che avete posto nella lettera che ci avete inviato; domande che trattano di argomenti di una complessità esecutiva assoluta ma che, nel contempo, rappresentano il reale stato di emergenza in cui ci verremo a trovare, come pianeta terra, in un futuro non molto lontano (almeno secondo le stime più pessimistiche).
Il concetto del “picco del petrolio”, possa piacere o no, non è una minaccia per farci diventare tutti magicamente ambientalisti ma è un dato di fatto. Quasi la totalità del pianeta terra muove la propria economia attraverso lo sfruttamento di giacimenti di petrolio e quindi di combustibili fossili, creati nell’arco di milioni di anni e quindi ESAURIBILI in quanto non derivanti da fonti energetiche rinnovabili.
Quello che è sicuro è che i combustibili fossili si esauriranno prima o poi. Quello che preoccupa è che si stanno concentrando parte degli sforzi per ovviare a questa situazione cercando di estrarre altro combustibile fossile da perforazioni di rocce particolari con un impatto inquinante molto elevato.
A nostro avviso gli sforzi globali del pianeta dovrebbero riguardare l’applicazione e l’applicabilità di fonti energetiche da energie rinnovabili ad emissioni inquinanti pari a zero.
E’ naturale che, a nostro avviso, al giorno d’oggi, sia globalmente che localmente, non siamo ancora pronti ad una conversione totale all’utilizzo di energia “pulita” ad impatto ambientale nullo.
Certamente se ognuno di noi, ogni piccolo paese del globo iniziasse a fare qualcosa in merito a queste tematiche per noi varrebbe il motto che l’unione fa la forza.
Noi di “Uniti per Campogalliano”, vogliamo attuare dal punto di vista energetico-rinnovabile, per il futuro del nostro paese una serie di azioni volte a ridurre lo spreco energetico e le emissioni inquinanti.
Sicuramente l’implementazione di punti provvisti di colonnine elettriche per la ricarica delle auto elettriche su tutto il territorio potrebbe essere di aiuto per coloro che, sensibili all’ambiente, stanno valutando l’acquisto di auto totalmente elettriche o di mezzi ibridi ma che allo stato attuale delle cose non trovano supporti sufficienti sul territorio. Anche dotare di colonne elettriche la zona della dogana servirebbe ad evitare che i mezzi pesanti fermi per ore e giorni, tengano accesi i motori per poter scaldarsi durante la notte.
Altra azione possibile per diminuire la dipendenza dai combustibili fossili è implementare e investire sul fotovoltaico. Dotare tutti gli edifici comunali di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica dal sole, incentivare industrie e privati a fare altrettanto con possibili agevolazioni e sgravi fiscali (aiuti che devono essere però supportati e aumentati dal governo centrale).
Migliorare l’efficienza energetica degli edifici comunali per aver un minor consumo energetico e aver minore dispersione di calore.
Aumentare la presenza del verde nel territorio comunale con nuove piantumazioni per diminuire la quota di CO2 a favore dell’ossigeno.
Un argomento per noi molto valido in questo contesto e per queste problematiche legate al consumo energetico è riuscire a trovare accordi con attività industriali su il concetto di CO-GENERAZIONE.
In pratica tutte le attività industriali che utilizzano caldaie che consumano, bruciando, gas metano, producono calore e la CO-GENERAZIONE altro non è che la conversione di questo calore generato dalle caldaie in energia elettrica attraverso una turbina che trasforma calore in elettricità. In questo modo si ridurrebbe la richiesta elettrica dell’ industria in quanto una parte o addirittura tutta la energia elettrica la produce “da sola”. Questo discorso dovrebbe essere esteso anche agli edifici comunali che utilizzano caldaie a metano come la scuola.
Ogni territorio ha caratteristiche diverse per le quali necessitano di forme diverse di creazione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Campogalliano, a nostro avviso, non è adatta a forme energetiche derivanti da pale eoliche in quanto è in una posizione geografica non molto soggetta a correnti eoliche adatte e sufficienti a tale scopo. La presenza di un fiume nel nostro territorio potrebbe essere fonte di studio per estrarre energia elettrica grazie a centrali idroelettriche ma secondo noi per poter pensare a questo bisognerebbe innanzitutto sistemare tutto ciò che riguarda l’assetto idrogeologico del fiume secchia, assetto attualmente molto precario e mal gestito per cui ad ogni precipitazione ne conseguono problemi legati al deflusso delle acque.
I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti, non è una ipotesi o teoria ma è una evidenza globale scientificamente provata. Non è vero che piove di meno ma piove in modo diverso. La stessa quantità di acqua che cadeva in un anno in un certo periodo di tempo, cade anche adesso in meno giorni; i flash flood o le bombe d’acqua sono espressione di questo cambiamento climatico. Senza andare troppo lontano, raramente si era visto un periodo di siccità in autunno/inverno come quest’anno, così come rara (a memoria d’uomo) è la neve a Maggio sul nostro appennino. Ogni territorio in base alle sue caratteristiche subisce l’effetto di questi cambiamenti. In Montagna aumentano le frane, nelle località marittime il mare porta via sempre più spiaggia e costa e da noi abbiamo il problema delle esondazioni.
Certo è che dovendo ormai conviverci con questi cambiamenti pensiamo sia necessario trovare il modo di subirne meno gli effetti devastanti con opere di prevenzione serie e regolari, come la pulizia dell’alvo del fiume secchia e degli argini, per fare un esempio; azioni queste non direttamente gestite dall’amministrazione ma sicuramente da richiedere agli enti preposti in modo fermo e deciso da parte dell’amministrazione.
Alla vostra domanda se affermo che siamo in emergenza climatica la mia risposta è SI.
Per quanto riguarda l’ adesione al PAESC del nostro Comune, noi siamo favorevoli a patto che ci sia la reale volontà e impegno da parte degli altri comuni inseriti in questo piano per raggiungere dei risultati significativi.
Cordiali saluti
Costa Enea
candidato sindaco per Uniti per Campogalliano
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Risposta di Paola Guerzoni, Candidata Sindaco Centro Sinistra Campogalliano
Gent.mo gruppo
Campogalliano in transizione
Oggetto: Risposta a vostra lettera pubblica ai candidati sindaci
Gentilissimi,
Dopo avervi invitato a leggere il programma integrale ufficiale depositato in municipio il 27 aprile, sono a rispondere direttamente alle vostre domande su temi che vi e ci stanno a cuore.
Ho appena finito, e non del tutto, l’emergenza della piena del Secchia e già ci prepariamo a quella eventuale del prossimo fine settimana. E questo mi permette di entrare direttamente nel vivo delle questioni che ci ponete.
Per quanto riguarda il Picco del petrolio (pur senza avere nostri dati scientifici, ovviamente), siamo preoccupati della nostra dipendenza dai fossili, anche perché il loro impiego è inquinante e climalterante. Che il limite sia il 2030 o che esso venga spostato in avanti, non cambia tanto: dobbiamo andare nella direzione della sempre maggiore riduzione del loro uso.
Nella sezione “Ambiente” del nostro programma, diverse azioni sono state enucleate con la volontà di ridurre le emissioni climateranti veicolari: ad esempio, incentivazione della mobilità dolce (sia muscolare, sia elettricamente assistita), investimento nel trasporto pubblico o privato condiviso.
Sì, affermiamo di essere in emergenza climatica. E’ ormai evidente anche nel nostro Comune, dove il clima degli ultimi anni è decisamente cambiato rispetto a quello a cui siamo stati abituati per decenni: oltre al rischio idrogeologico, l’alternarsi di siccità e fenomeni intensi sta già causando i primi segnali di indebolimento delle risorse agricole e può portare ulteriori rischi come quello di una minor disponibilità di acqua potabile nelle nostre abitazioni; anche di questo parliamo nel programma, proponendo, fra l’altro, un attento monitoraggio e la ricerca di soluzioni assieme al mondo agricolo e al nostro Consorzio di Bonifica.
Dopo la COP21, e particolarmente negli ultimi due anni, di clima si sta finalmente parlando non solo attraverso i media, ma anche nelle istituzioni. Per poter organizzare iniziative efficaci di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, Il PAESC è per noi uno strumento imprescindibile e proprio per questo ne proponiamo l’adesione come Comune (probabilmente si promuoveranno alcune azioni anche in Unione, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto dell’Energia). Già nel nostro programma elettorale, sempre nel capitolo “Ambiente” abbiamo scritto:
Al fine di offrire ai cittadini un’alta qualità della vita in città vitali, sostenibili e resistenti ai cambiamenti climatici, in seguito all’adesione al Patto dei Sindaci per la riduzione delle emissioni di CO2 avvenuta nel 2014, il Comune propone l’adesione al PAESC “Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima” che include l’adattamento ai cambiamenti climatici in ottica di accelerare la decarbonizzazione delle città, rafforzare la capacità di adattamento agli inevitabili effetti dei cambiamenti climatici e garantire ai cittadini l’accesso a un’energia sicura, sostenibile e alla portata di tutti.
Promuoveremo diverse azioni, molte delle quali trovate elencate nel suddetto programma. Sappiamo che nessuna singola azione, per quanto efficace, può cambiare molto, se applicata da sola. Per questo agiremo su diversi fronti, compreso quello della sensibilizzazione generale dei cittadini. Cambiare le proprie abitudini non è semplice e gli sforzi dei singoli rischiano di perdersi nel nulla se non supportati dal resto della popolazione: siamo convinti che il nostro intento di rafforzare la coesione della COMUNITA’ sia un fattore abilitante per affrontare anche questa sfida.
Il raggiungimento dell’indipendenza da fonti energetiche non rinnovabili è un obiettivo tanto necessario quanto sfidante, di fronte al quale abbiamo bisogno della vostra collaborazione, della conoscenza e del metodo di lavoro che il Gruppo di Transizione ha saputo assumere negli anni passati. Qualora fossimo rieletti ci farebbe molto piacere collaborare concretamente con la vostra associazione, che riteniamo importante e costruttiva; sarà un piacere incontrarvi nei primi mesi di mandato per co-progettare proposte concrete per aumentare la resilienza e la sostenibilità della nostra Comunità.
Cordiali saluti
Paola Guerzoni
Centro Sinistra Campogalliano
Risposta di Paolo Lugli, candidato sindaco M5S Campogalliano
Al Gruppo Campogalliano Transizione
Buon giorno, sono Paolo Lugli Candidato Sindaco per il MoVimento 5 Stelle alle elezioni amministrative 2019. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla vostra missiva e con piacere rispondo, ritengo che per quanto concerne le problematiche ambientali globali e quelle locali siano strettamente collegate tra loro, la salute del nostro pianeta come quella del nostro paese sono importanti. Se il Pianeta è sano di conseguenza anche i suoi abitanti lo sono.
Ecco perché nel ns. programma trova un ampio spazio una delle nostre Stelle: ambiente e territorio qui di seguito mettiamo il link del ns. Programma completo.
– Tutto a nostro parere va in questa direzione, come paese e comunità riteniamo che si possa veramente diventare un comune virtuoso.
Campogalliano essendo un comune limitato, per territorio e popolazione, seguirà la strategia nazionale di uscita dalle energie fossili che il precedente governo fissava al 2050 mentre l’attuale lo prevede al 2030, ma una volta tracciata la strada si può, durante questo percorso, dimostrarsi virtuosi e su specifici temi essere precursori o addirittura apripista
-Intendiamo promuovere ed attuare concrete azioni in ogni forma e grado tutto quello che va in questa direzione, a volte non servono neppure grossi investimenti ma preparare educare le persone a compiere azioni nuove che debbano diventare successivamente azioni autonome di educazione civica e ambientale quotidiane.
– Campogalliano è crocevia di autostrade e localizzata in una camera a gas (la Pianura Padana) riteniamo che sarebbe il caso di iniziare con un programma adeguato di rimboschimento intensivo: la provincia di Modena attualmente produce 6,5milioni di tonnellate di CO2 e una recente ricerca del CNR sostiene che un Ettaro di pioppeto ne tratta 18 quintali quindi si capisce bene che oltre a ridurre le emissioni si debba contemporaneamente aumentare le aree boscate.
– Introdurre il concetto di consumo zero e non saldo zero del territorio e ripristino con agevolazioni a edifici dismessi, pericolanti o abbandonati con particolar attenzione alle tecniche di isolamento e produzione di energia sostenibile e rigenerabile. Contrariamente alla direzione che la regione sta attuando credo opportuno superare l’attuale sistema basato principalmente sulla metanizzazione che oltre CO2 produce ossidi di azoto principale causa delle piogge acide. Sosterremo sempre e agevoleremo il trasporto su rotaie ,meglio su linee elettrificate (chiederemo agli organi preposti un collegamento ferroviario tra scalo merci e zona Dogana) e con attori anche privati si cercherà di creare parco fotovoltaico in zona Dogana che daranno la possibilità ai veicoli in sosta di usufruire di corrente elettrica per fare funzionare i motori (a volte anche due o tre contemporaneamente ) attualmente solo ed esclusivamente diesel, Valorizzazione dell’agricoltura sostenibile a KM 0 con lotta biologica integrata riducendo quella chimica.
– Riorganizzare ed ampliare la raccolta differenziata porta a porta introducendo il concetto di materia prima-seconda e si possa chiudere il percorso dell’economia circolare, aumentando e incentivando aziende virtuose che si impegneranno in questo campo e penalizzando quelle che come ora stivano le merci in luoghi che poi vanno a fuoco vanificando l’impegno dei cittadini.
– Introdurre una o più casette di distribuzione di acqua pubblica filtrata in modo di evitare un ulteriore consumo di plastica e iniziare il percorso virtuoso del Plastic-free (anticipando la scadenza europea del 2021) iniziando da scuole e edifici pubblici fino ad arrivare a tutti i cittadini.
– L’introduzione dello sportello amianto per sollecitare la rimozione di tutto quello presente sul territorio comunale. l’invecchiamento di questa sostanza porta ad una diffusione di fibre in ambiente e il conseguente loro fissaggio nel corpo umano. La latenza sviluppa poi le malattie a distanza di 35-50 anni producendo l’insorgere di patologie in individui sempre più giovani e che hanno comunque avuto anche un contatto indiretto.
-Tutelare e salvaguardare il nostro fiume Secchia con adeguate manutenzioni, tutelare flora e fauna messe a rischio da riscaldamento e inquinamento con particolare attenzione alle specie autoctone messe ancor più in difficoltà da nuove specie più aggressive e invasive. Le casse di espansione realizzate negli anni settanta del secolo scorso vogliono manutentate. Bisogna rimuovere il limo depositato dalle piene susseguitesi nel corso degli anni, attualmente la capacità si è ridotta al 40% di quella iniziale. Oltre a questa necessaria manutenzione a mio avviso essendo una opera principalmente di messa in sicurezza del territorio a valle (soprattutto l’area urbana di Modena e comuni che si susseguono sull’asta del fiume) si possono usare le casse come deposito di acqua per le irrigazioni agricole primaverili ed estive per ridurre le captazioni nei fiumi. E’ chiaro che queste azioni sono solamente proposte e che dovranno essere discusse e approvate dagli organi preposti (AIPO, REGIONE, ENTE PARCO, ENTE NATURALISTICO, PROTEZIONE CIVILE, PROVINCIE DI MODENA E REGGIO EMILIA e tanti altri ancora ……) ma diventa necessario una azione convinta per non far passare troppo tempo lasciando sempre più esposti i territori alle intemperie
– Attualmente Campogalliano aderisce al PAES con adesione nel settembre del 2013 (cosi si evince dal sito europeo di questa iniziativa). Il protocollo di adesione è molto virtuoso ma al momento su nessuno dei siti istituzionali (europeo, nazionale, regionale) sono caricate azioni svolte da nostro comune. Non essendo parte di questa amministrazione non so se effettivamente non sono state attuate azioni o semplicemente non sono state caricate sui siti. Mi impegnerò al massimo perché sia recuperato il tempo perduto avendo la prima scadenza al 2020 o in presenza di azioni di riportarle correttamente.
– La semplicità del movimento porta a cercare il più possibile il contatto tra il cittadino e la amministrazione e per questo che il mio impegno ad un incontro settimanale tra il sindaco e tutti coloro che avranno dubbi o proposte sarà per me fondamentale. In un’ottica che porti a un a maggiore partecipazione alle scelte e alle decisioni da parte del cittadino vi comunico fin da ora che in caso di mia elezione il gruppo di transizione di Campogalliano troverà sempre la porta aperta e un sindaco pronto all’ascolto.
Cordiali saluti.
Paolo Lugli candidato sindaco M5S Campogalliano
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Risposta di Marco Rubbiani, candidato Sindaco PROGETTO CAMPOGALLIANO
Rispondo volentieri ai quesiti posti, perché i temi sono di estrema attualità e importanza.
Non si può risolvere con poche battute la questione del picco di petrolio: la teoria del picco elaborata da Hubbert è del 1956 e il collegamento alla produzione del petrolio che ha avuto risonanza mediatica è conseguente al libro di Vacca “Medioevo prossimo venturo” (1971) e al “Rapporto sui limiti dello sviluppo” del MIT (1972). Cioè se ne parla da 50-60 anni! E non è un piccolo comune che può avere significativa voce in capitolo.
Probabilmente il picco di petrolio è prossimo ad arrivare (si teorizzava 2020 – 2030) ma, stanti i precedenti, probabilmente anche no: ritengo errato occuparsi solo di quest’aspetto. Evidentemente è importante, perché potrà essere causa di guerre e di violenze, ma anche dopo queste il problema rimarrà lo stesso. Cioè quanto stiamo vivendo dissennatamente rispetto alle risorse disponibili nel pianeta.
E’ necessaria una presa di coscienza individuale che provochi un cambiamento nello stile di vita! Senza il quale ogni buona pratica può essere utile, ma non inciderà tantissimo sul problema globale.
Nel piccolo di ogni comune credo si debba lavorare comunque su entrambi gli aspetti, sia la informazione/formazione su effetti del nostro modo di vivere e su buone pratiche possibili, sia promuovendo queste ultime concretamente.
Car sharing, mobilità sostenibile, trasporto pubblico, ciclovie efficienti sono temi possibili da incentivare; come pure aumento del numero di alberi nel territorio, anche attraverso obbligo di un numero certo di piantumazioni per i proprietari di aree residenziali e artigianal/industriali. Il comune potrebbe anche acquisire strisce di terreno in fregio alle strade “pedonali “, come ad esempio via Madonna, e procedere alla piantumazione. E si possono incentivare consumi a basso chilometraggio o a “Km 0”.
In concreto, cercheremo risultati nella piantumazione, specie di fianco ai percorsi ciclopedonali, nel miglioramento del trasporto pubblico (orari/frequenze) e nel migliorare la disponibilità di ciclovie per i percorsi più utilizzati. E porremo attenzione all’evoluzione di tecniche e conoscenze sul tema.
Ho lavorato per molti mesi a un progetto che, attraverso il metodo LCA, aveva l’obiettivo di determinare l’impronta di carbonio di una pavimentazione in piastrelle ceramiche (progetto promosso dal Ministero dell’Ambiente) e posso affermare senza dubbi che mai Campogalliano potrà essere a zero emissioni climalteranti. Anche se mangiassimo solo un pezzo di carne, coltivassimo solamente un orto o un frutteto familiare, senza bruciare combustibili fossili né per riscaldamento né per trasporto, a monte ci sarebbero comunque emissioni climalteranti. Quindi occorre lavorare sulla riduzione di queste emissioni, di ogni origine. A causa dell’ignoranza e del menefreghismo su questa materia, oggi siamo in pieno in una emergenza climatica! Non è possibile sostenere il contrario. Per questo abbiamo spiegato nella presentazione pubblica del programma che, per la difesa idraulica, non basta quanto abbiamo scritto, cioè la corretta manutenzione delle casse di espansione e dei relativi manufatti, ma occorre studiare nuovi modelli di difesa idraulica. Impegno che non può esaurirsi a livello comunale.
Sosterremo l’adesione al PAESC, dopo averla supportata da una analisi credibile dei miglioramenti possibili. Oggi il nostro comune è già aderente al PAES, ma non abbiamo ricevuto informazioni certe sui risultati raggiunti, nonostante ormai manchi poco più di un anno alla fine del 2020.
Se dobbiamo aderire solo per l’immagine che ne consegue, non ci interessa.
Alcune azioni che vorremmo intraprendere (il condizionale è d’obbligo, occorre conoscere disponibilità di risorse economiche e di personale che ci saranno) sono:
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Istituzione di un tavolo di lavoro sul consumo dell’energia e risparmio energetico con le associazioni del territorio e i cittadini interessati
- Creazione di una funzione “uso razionale dell’energia e risparmio energetico” all’interno della struttura ambiente. In attesa di poterlo fare, apriremo uno sportello di consulenza sui temi energetici e sulle modalità di contenimento dei consumi.
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Predisposizione di raccolte dati omogenee (consumi civili, consumi pubblici, consumi industriali) che permettano di valutare correttamente i dati stessi e i raffronti con medie terze.
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Incentivazione in ogni modo possibile (accordi per finanziamenti con istituti di credito, bandi per contributi, ….) della riqualificazione energetica degli edifici
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Attuazione di un efficace controllo della temperatura in ogni ambiente pubblico, per mantenerla nei valori di legge e per spegnere gli impianti di riscaldamento nelle aree non utilizzate e alle date previste.
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Rendicontazione pubblica almeno a metà mandato e a fine mandato dell’andamento di consumi ed emissioni.
Sono a disposizione per ogni chiarimento si rendesse necessario in merito